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Archive for the ‘Alessandro Profumo’ Category

banchePiera Petrini Levo è un’imprenditrice la sua ditta ha sede a Bistagno, un comune della provincia di Alessandria, isolato dal resto del mondo. Nonostante ciò l’azienda sopravvive dal 1958, si è sempre rinnovata e non ha mai vissuto periodi di crisi, finché non sono arrivate le banche che le hanno fatto sottoscrivere derivati. La donna da sola è riuscita a portare avanti una battaglia contro i funzionari che l’hanno, in un certo, senso ingannata. Ha denunciato in Rete la sua esperienza e si è resa conto che migliaia di persone hanno chiuso l’attività per colpa degli istituti di credito. L’ho intervistata ad agosto per il Imprenditori suicidi  e queste sono state le sue dichiarazioni: “Iniziai a studiare giorno e notte il contratto che mi avevano fatto firmare; mi documentai, passai in rassegna la giurisprudenza italiana e quella internazionale. Riuscii a coinvolgere Elio Lannutti[1] e insieme facemmo aprire un’inchiesta giornalistica da parte di Milena Gabanelli e vennero avviate indagini presso varie procure italiane. L’ avvocato civilista che ho trovato e mi è stato sempre vicino è il giovanissimo Riccardo Bistolfi, presente a tutti gli incontri che abbiamo fatto con i dirigenti di UniCredit, sempre per sentirci dire che non si trattava di prodotti speculativi, ma di un’assicurazione e non avevamo nessun motivo per lamentarci. Il 26 aprile di quest’anno sono state rinviate a giudizio le persone che mi hanno fatto sottoscrivere il contratto di derivati. La rabbia, la voglia di giustizia, per me e per gli altri, mi hanno spinta ad andare avanti anche da sola. Mi sono sentita tradita da persone delle quali mi fidavo in un momento in cui ero fragilissima perché stavo lottando per mantenere in vita un’azienda. Attraverso la rete ho scoperto che almeno altre cinquantamila persone hanno vissuto la mia stessa esperienza. Nonostante tutto la mia azienda è sopravvissuta e devo dire che l’aiuto di alcuni giornalisti è stato prezioso; hanno pubblicato la mia testimonianza, scambiato informazioni. (…)

Non c’è dubbio che la crisi sia stata causata dalle banche. La loro responsabilità è immensa e duplice. In qualche modo con i soldi facili hanno illuso tantissime aziende di potercela fare salvo poi incastrarle, costringerle a pagare interessi da usura con questo tipo di speculazioni. Inoltre non sono state in grado di dar valore alla classe imprenditoriale per il merito: ci sono tantissime aziende che hanno spinto al fallimento perché non erano amici degli amici, perché non avevano una collocazione politica o un padrino. Al contrario, si sono completamente dimenticate di dare fiato a chi in qualche modo lo meritava, e non mi riferisco solo alla mia situazione particolare; ho visto chiudere decine di aziende perché le banche non anticipavano i crediti certi, se non a tassi di usura. Quelli che ce l’hanno fatta hanno chiuso i battenti con le loro forze, gli altri hanno dovuto portare i libri in tribunale. (…)

La cosa che mi fa arrabbiare ancora di più è che Alessandro Profumo, rinviato a giudizio[2], è stato messo alla presidenza del Monte dei Paschi di Siena, dopo che ha portato UniCredit sull’orlo del disastro e ha rovinato metà delle aziende italiane. Con questo curriculum è stato proposto ai disastrati come premier. Attraverso meccanismi diversi le banche sono state gli attori e gli artefici della morte delle piccole e medie imprese. Il problema è che la crisi non la pagano loro, ma i cittadini, e la politica è coinvolta a 360 gradi perché o i politici sono collusi o sono imbecilli. In entrambi i casi tutta questa classe dirigente va completamente azzerata.”

Oggi Piera ha lanciato un appello importante: “NON VOTATE i partiti che si sono spartiti, rispettando con rigore il “manuale Cencelli”, il controllo delle Fondazioni bancarie (TUTTI!!!) NON VOTATE i politici che hanno giocato d’azzardo con i nostri soldi (pubblici e privati) NON VOTATE chi ha creato un “sistema” nel quale le piccole imprese che vantano credito dallo Stato si devono suicidare perchè le banche non anticipano i crediti e se lo fanno è a tassi USURARI. Quelli che restano (sostanzialmente i nuovi movimenti) dovrebbero essere puliti con le dovute verifiche sul campo. Per i giovani che hanno coraggiosamente deciso di fare impresa, per la memoria di coloro che desistono lasciando soli a resistere mogli e figlie (penso a Tiziana Marrone e Giorgia Frasacco per tutti), per tutti noi di ImpreseCheResistono (Icr) che siamo allo stremo, urlo ORA BASTA ai biscazzieri di Stato e PRETENDO banche indipendenti che finanzino TUTTE le imprese basandosi SOLO su criteri di MERITO!!!


[1]              Presidente dell’Adusbef (Associazione difesa utenti Servizi Bancari, Finanziari, Assicurativi).

[2]              Il gup di Milano Maura Marchiondelli ha rinviato a giudizio Alessandro Profumo, ex amministratore delegato di UniCredit, e altre 19 persone con l’accusa di frode fiscale. Il caso riguarda una maxievasione fiscale messa in piedi da UniCredit e dalla banca inglese Barclays per 245 milioni di euro, attraverso un’operazione di finanza strutturata chiamata Brontos. I due istituti, secondo l’accusa, con l’aiuto di due società inglesi e lussemburghesi, avrebbero camuffato utili facendoli passare per dividendi, quindi soggetti a una aliquota fiscale più bassa. 5 giugno 2012 http://www.milano.corriere.it.

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